giovedì 21 gennaio 2010

“Fiori e Spose 2010” – Fiera Internazionale della Sardegna, Cagliari







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6^ Edizione dal 28 al 31 gennaio 2010
Salone specializzato delle forniture e dei servizi per il matrimonio.


Notizia relativa all'evento: FIORI E SPOSE
Photo La Fiera Internazionale della Sardegna da giovedì 28 a domenica 31 gennaio 2010 (ingresso gratuito orari giovedì-venerdì ore 16-20.30 sabato-domenica 10-20.30) riapre al grande pubblico il padiglione I del quartiere fieristico di Cagliari (ingresso Viale Armando Diaz) dopo appena un mese dalla chiusura, con grande successo di pubblico, di Fiera Natale, con la 6^ edizione di Fiori e Spose il salone specializzato delle forniture e dei servizi per il matrimonio.

“Nonostante la crisi in tutti i settori economici – dice Gianni Biggio Presidente della Fiera Internazionale della Sardegna – gli espositori continuano a sostenere le nostre iniziative fieristiche che organizziamo da gennaio a dicembre. Questo rappresenta per il nostro Ente un indirizzo strategico affinché la domanda del pubblico che frequenta il nostro quartiere fieristico e parliamo di quasi 500mila persone in un anno trovi risposte sempre adeguate alle sue aspettative. E la Fiera Internazionale della Sardegna entro pochi anni – conclude Biggio – vuole anche rifarsi “bella” grazie al matrimonio con grandi studi d’architettura.

Questo matrimonio è stato celebrato nel luglio dell’anno scorso: l’architetto Eduard Mijic di Rimini con i progettisti architetti Fabio Ferrini, Emanuele Filanti, Michele Giacobbi, Luca Moranti, Lorenzo Pesaresi e l’ing. Roberta Morelli ha vinto ex aequo il concorso di idee indetto dall’Azienda Fiera Internazionale della Sardegna per la “Riqualificazione del quartiere fieristico di viale Diaz di Cagliari.”
Il primo premio è stato diviso ex aequo con lo Studio Professionisti Associati s.r.l di Cagliari di cui fanno parte come progettisti gli ingegneri Aldo Vanini, Carlo Careddu, Paolo Assiero Brà, Michele Mameli, Marcello Piga, l’architetto Massimo Faiferri e l’ingegnere architetto Paulina Herrera Letelier e il geometra Giancarlo Moi.
Un successo di partecipantil concorso di idee per la “Riqualificazione del quartiere fieristico dell’Azienda Speciale Fiera Internazionale della Sardegna” indetto dalla stessa azienda fieristica con un bando pubblico pubblicato che ha catalizzato l’attenzione dei più importanti studi di architettura e d’ingegneria di tutto il mondo.
La commissione giudicatrice, presieduta dal direttore della Fiera Benedetto Etzi, si è riunita cinque volte esaminando i progetti presentati da 21 concorrenti (singoli e studi associati) di cui sette sardi (più esattamente 5 di Cagliari, uno di Sassari, uno di Nuoro) e due stranieri (Francia e Portogallo).
Oltre ai due primi premi ex aequo la commissione giudicatrice ha assegnato il terzo premio all’architetto Franco Bernardini di Roma con i gli architetti progettisti Susanna Pierini, Alessandro Fausti e Luca Lazzaretto.

“E’ stato un concorso di idee per la riqualificazione della Fiera di altissimo livello – spiega Benedetto Etzi direttore generale della Fiera Internazionale della Sardegna – sono arrivati degli elaborati di altissimo livello. E questo ci impone di ripartire anche nel 2010 con slancio ed ottimismo. La sesta edizione di “Fiori e Spose” rappresenta un punto di riferimento per coloro che sognano un matrimonio studiato e curato, anche nei minimi particolari. Il pubblico che da giovedì 28 a domenica 31 gennaio 2010 trova al Padiglione I oltre 80 aziende aziende di grande livello per organizzare il giorno più importante della propria vita.”

Ad attendere i promessi sposi e tutti i visitatori un percorso di gazebo abbelliti dai colori dei fiori che condurrà dall’ingresso di Viale Armando Diaz fino all’ingresso del Padiglione I.



Chi intende pronunciare il “fatidico si” e desidera che il giorno più importante della vita sia davvero speciale e indimenticabile, deve affidarsi a professionisti del settore. Niente di meglio quindi, che visitare Fiori e Spose, il salone specializzato delle forniture e dei servizi per il matrimonio, capace di soddisfare tutte le curiosità sulle ultime tendenze: arredi per la casa, servizi fotografici, abiti per gli sposi,acconciature, bomboniere, ristorazione, foto e filmati.

A cornice della manifestazione accattivanti defilè di abiti da sposa, abbigliamento da viaggio per la luna di miele, frutto di un meticoloso lavoro sartoriale. Le sfilate saranno intervallate da momenti musicali e di spettacolo. Le sfilate degli abiti sartoriali da cerimonia sono in programma venerdì 29 e sabato 30 gennaio alle ore 16. Mentre domenica 31 gennaio due sfilate: alle ore 11.30 e alle ore 16. Un’occasione unica per vedere alcune delle collezioni sartoriali delle aziende che partecipano alla 6^ edizione di Fiori e Spose 2010.

Immancabile, “Invito a nozze", l’esposizione di tavole finemente apparecchiate, preparate con creatività dalle numerose aziende partecipanti, che si sfidano in un’avvincente gara, che vedrà il pubblico protagonista.
Sarà infatti rimesso all’insindacabile giudizio dei visitatori, la scelta sulla tavola considerata più gradita, che verrà dunque decretata vincitrice.
Per una cerimonia concepita anche nei particolari, non potevano di certo mancare gli addobbi floreali e le acconciature artistiche e ricercate, realizzate da coiffeur di comprovata esperienza.

FIORI E SPOSE – PADIGLIONE I INGRESSO GRATUITO
VIALE ARMANDO DIAZ
ORARI GIOVEDI’-VENERDI’ ORE 16-20.30
SABATO-DOMENICA ORE 10-20.30

lunedì 18 gennaio 2010

Acquavite Italia, Mostra Mercato Nazionale del Distillato dal 29 al 31 Gennaio 2010 Perugia (PG)

Acquavite Italia 2010, mostra mercato nazionale del distillato
"Acquavite Italia" (www.acquaviteitalia.it), Mostra Mercato Nazionale del Distillato, si svolgerà a Perugia dal 29 al 31 gennaio 2010.

La location è la Rocca Paolina, posta nel centro della città, sede storica della manifestazione che è giunta alla terza edizione e quindi riconosciuta da tutti come evento unico nel suo genere ed atteso dagli addetti al settore commerciale e appassionati del buon bere consapevole e di qualità.

Alla manifestazione, organizzata dall'ANAG Umbria e dalla Società Bonazzi di Perugia, è stato offerto il Patrocinio della Regione Umbria, dell'Assessorato allo Sviluppo Economico e Turistico del Comune di Perugia, dell'Istituto Nazionale Grappa e della Federazione Nazionale ANAG, ed attende anche il riconoscimento, per il secondo anno consecutivo, del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, come attestazione "DOC" di evento di rilievo nel panorama fieristico Nazionale.

Molte le novità per un appuntamento che si è ormai affermato in ambito italiano e che, da quest'anno, apre anche ai distillati Internazionali.

Il "Work Shop", la principale novità del 2010 si terrà venerdì 29 gennaio, dalle ore 10.00 alle ore 14.00. E' un incontro riservato agli operatori del settore commerciale ed eno-gastronomico, esclusivamente ad invito, per consentire lo scambio di accordi commerciali con le Aziende presenti alla Mostra Mercato.

"Acquavite Italia International" é un'innovazione assoluta rivolta agli appassionati dei distillati internazionali di grande pregio. Un'area dedicata all'interno della Rocca Paolina, dove sarà possibile degustare in tutta tranquillità tre distillati diversi, scelti da una carta di acquaviti estere predisposta dagli esperti dell'ANAG Umbria, da assaporare seduti ad un tavolino, unitamente a cioccolata o pasticceria secca.
Personale qualificato sarà a disposizione per dare informazioni sui prodotti in degustazione, raccontare storie, aneddoti e curiosità, che hanno fatto la tradizione dei più conosciuti distillati scozzesi, sudamericani, francesi, oltre a quelli appartenenti alle più antiche tradizioni mondiali.

"Non solo Toscano" è una serie di incontri aperti a tutte le Società iscritte alla manifestazione, che desiderano proporre i propri distillati in pregiati abbinamenti a sigari. Degustazioni guidate dai responsabili delle Aziende in sinergia agli esperti del Club del Toscano ed ai tecnici umbri dell'ANAG.

"Un giro di Grappa": questa è la quarta novità di questa nuova edizione. Tour guidati da esperti tra gli stand della Mostra Mercato, che illustreranno al pubblico itinerante, le tipologie, i territori e le possibilità "emozionali" che regalano i migliori distillati italiani, in degustazione ad "Acquavite Italia".
Si riconfermano gli appuntamenti degustativi della scorsa edizione, che hanno riscosso maggior consenso da parte del pubblico e che sono:
- "Spiriti d'Autore", serie di incontri presentati dai distillatori, che raccontando la loro storia e tradizione familiare, accompagneranno il pubblico selezionato alla scoperta di sensazioni uniche offerte dalla loro migliore produzione;
- "Impariamo l'arte della degustazione", educational degustative guidate, che permetteranno al pubblico presente di ampliare la loro cultura e conoscenza sulle varie tipologie di distillati, italiane ed estere.
- "In compagnia di un simpatico Toscano", appuntamenti riservati a chi ama unire distillati e sigari in accostamenti prelibati, insieme ad esperti dell'ANAG e del Club del Toscano.
- "Cene di fuoco", particolari menù composti da quattro portate, dall'antipasto al dessert, ad ognuna delle quali sarà unito un distillato ed un vino, in abbinamenti appositamente studiati dagli esperti ANAG dell'Umbria, per mettere meglio in risalto le caratteristiche organolettiche di ogni prodotto.

L'Organizzazione sta ancora lavorando al programma e quindi non è escluso che possano essere inserite ulteriori "chicche" per gli estimatori dei distillati.

Ricordiamo che il pubblico potrà accedere alla Mostra Mercato gratuitamente, degustando i prodotti messi in esposizione dalle aziende solo ed esclusivamente nei calici in vendita dall'Organizzazione all'ingresso della manifestazione.
E' fatto assoluto divieto al pubblico di degustare i prodotti in bicchieri di plastica od in altri contenitori, i distillati offerti agli stand.
E' inoltre vietato in consumo di alcolici ai minori di anni 18.

ACQUAVITE ITALIA PROMUOVE IL BERE CONSAPEVOLE

Info: 338.9676936 - www.acquaviteitalia.it/ info@acquaviteitalia.it

sabato 16 gennaio 2010

ROY LICHTENSTEIN - MEDITATIONS ON ART

 Triennale di Milano

Roy Lichtenstein torna ad esporre in Europa con una grande mostra antologica che si preannuncia come uno degli eventi artistici più importanti del nuovo anno.
La mostra, a cura di Gianni Mercurio, si inaugurerà alla Triennale di Milano il 25 gennaio e, nel mese di luglio, sarà trasferita al Ludwig Museum di Colonia, dove rimarrà aperta al pubblico fino al 3 ottobre 2010.
Realizzata in collaborazione con The Roy Lichtenstein Foundation e prodotta dalla Triennale di Milano e da Alphaomega Art, in collaborazione con il Comune di Milano, l’esposizione include oltre cento opere, tele per lo più di grande formato, oltre a numerosi disegni, collages e sculture provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private internazionali, tra le quali il Ludwig Museum di Colonia, il Ludwig Forum di Aachen, il Louisiana Museum di Copenaghen, il Whitney Museum e il Gugghenheim Museum di New York, il Moderner Kunst Museum di Vienna, the Broad Art Foundation di Los Angeles.
(Nella foto: BLAM - Roy Lichtenstein, 1962)
Dal 26 Gennaio al 30 Maggio 2010 - Triennale Design Museum, viale Alemagna, 6 - Milano
Inaugurazione: 25 Gennaio 2010
Orario: 10.30 - 20.30, chiuso il lunedì - Giovedì 10.30 - 23.00
Per informazioni: www.triennale.it

giovedì 14 gennaio 2010

Trieste Film Festival




locandina
locandina
Fin dalla sua prima edizione, nel 1989, "Trieste Film Festival" curato da Alpe Adria Cinema, ha incontrato numerosi consensi e favori, diventando l'accesso privilegiato per il cinema dell'Europa centro orientale in Italia.

Questi i suoi punti di forza:
• più di 130 titoli ogni anno da almeno 20 paesi differenti, proiezioni in 3 sale cinematografiche, in versione originale con sottotitoli inglesi e italiani;
• 2 pubblicazioni: un catalogo generale e un volume monografico dedicato all’autore a cui il festival dedica la retrospettiva principale;
• essere l' osservatorio privilegiato e crocevia strategico tra Est e Ovest, tra la cultura dell’Europa centrale e quella dei paesi del Mediterraneo;
• offrire un numero in costante crescita di anteprime internazionali e nazionali di lungometraggi, cortometraggi e documentari;
• una meravigliosa opportunità per incontrare autori, critici e professionisti provenienti dall’Europa centro orientale e da altre aree geografiche, dall’Asia Centrale ai paesi del Mediterraneo.



Informazioni Evento:


Data Inizio:21 gennaio 2010
Data Fine: 28 gennaio 2010
Luogo: Trieste


Link:

Link www.triestefilmfestival.it

mercoledì 13 gennaio 2010

Le polene, dalla prua delle navi alla trasfigurazione nell'arte



Una mostra a Genova è dedicata alle figure femminili lignee che rappresentavano la protezione nei viaggi per mare. Una parte è dedicata alla documentazione fotografica, un'altra, costituita dal lavoro artistico di Silvia Rizzo, agli aspetti espressivi e sperimentali sollecitati da queste "donne-amuleto" della navigazione 15 gennaio 2010 - 14 febbraio 2010
Silvia Rizzo, Ex voto con polena, pittura e olio su telone con legno e metalli
Silvia Rizzo, Ex voto con polena, pittura e olio su telone con legno e metalli
Si inaugura il 15 gennaio presso la Saletta dell'Arte del Galata Museo del Mare, la mostra "Polene: il tema del viaggio tra documentazione ed espressione" di Silvia Rizzo.

L'esposizione, composta da due sezioni, descrive – secondo un itinerario didattico e attraverso  documentazioni fotografiche raccolte sul posto – polene esposte nei musei navali di Parigi, Venezia, Genova e La Spezia. Alcune di esse sono poi inserite in un simbolico tema del viaggio, con interpretazioni proprie della problematica artistica di Silvia Rizzo. Le polene, disegnate su sagome di legno (materiale proprio delle stesse), sono collocate su teloni da camion che hanno impressi sulla superficie tracce, del tempo e delle condizioni atmosferiche incontrare nei loro viaggi. Sui teli vengono inoltre inseriti metalli e tracce di colore che tessendo forme simboliche suggeriscono agli occhi del visitatore terre incognite e mari sconosciuti.

L'originalità della mostra sta nell'unire una parte didattica documentativa a una parte espressiva e sperimentale al fine di comunicare al pubblico i contenuti culturali su cui si basa il lavoro artistico di Silvia Rizzo.

Inoltre la mostra presenterà attraverso documentazione fotografica un soggetto poco conosciuto nel settore: cioè la polena, strappata dalla tempesta da una nave irlandese ritrovata il 17 gennaio 1636 nello spazio della Darsena. A questa polena si attribuirono numerosi interventi miracolosi. Fu collocata nell'altare maggiore della Chiesa di San Carlo in Via Balbi come Nostra Signora della Fortuna.

Le caratteristiche di questa mostra si accomunano alle altre ricerche artistiche di Silvia Rizzo quali il tema del colore sugli affreschi genovesi che ha portato nelle diverse parti del mondo: Parigi, New York, Johannesburg, Budapest.  La sua attività è raccolta al The National Museum of the Women in the Art di Washington, ed è citata nella pubblicazione Il Patrimonio culturale della Banca Carige, Genova 2009.

L'artista è esponente del gruppo di ricerca internazionale Environmental Color Design Group e a questo proposito ha pubblicato gli atti del convegno internazionale "Colore e qmbiente urbano tra storia e contemporaneità". Porta avanti anche ricerche dedicate all'infanzia e alla ricerca didattica.

Collegamenti

In rete
   » Galata Museo del Mare

Immagini


Nostra Signora della Fortuna, immagine della polena che diventa Madonna, Chiesa di San Carlo, Genova

   Nostra Signora della Fortuna, immagine della polena che diventa Madonna, Chiesa di San Carlo, Genova


Silvia Rizzo, Il labirinto e l'orizzonte, legno, metalli, pittura ad olio su telone

   Silvia Rizzo, Il labirinto e l'orizzonte, legno, metalli, pittura ad olio su telone

lunedì 11 gennaio 2010

I Giorni di Roma: L’età della Conquista, Roma e il mondo greco




principale
principale
La mostra L’Età della Conquista, la prima del ciclo “I Giorni di Roma”, offre l’occasione irripetibile di riflettere su un’epoca di profondi cambiamenti nei canoni stilistici e sul gusto estetico della Roma antica: uno dei momenti fondamentali per la futura identità culturale e artistica romana, non solo dell’età repubblicana. Sarà rappresentato il periodo seguente le campagne di conquista in Grecia, nei decenni che intercorrono tra la fine del III sec a.C. e la metà del I sec a..C., in cui l’influenza ellenica diviene preponderante fino a coinvolgere tout court il mondo culturale romano.
E’ questo il periodo in cui l’élite al potere avverte, con sempre maggior consapevolezza, il consolidarsi del proprio prestigio esprimendolo attraverso l’arte. Il percorso della mostra, attraverso capolavori provenienti dall’intero bacino del Mediterraneo, tra cui imponenti statue in marmo, raffinate opere in bronzo e terracotta, interi cicli scultorei, fregi ed elementi di arredo domestico in bronzo e argento, del più alto valore stilistico, descriverà il periodo che risulterà essere tra i più innovativi ed originali per l’intero sviluppo dell’arte occidentale.



Informazioni Evento:


Data Inizio:24 febbraio 2010
Data Fine: 05 settembre 2010
Luogo: Roma, Musei Capitolini

Josp Fest: Festival internazionale degli itinerari dello Spirito

Josp Fest: Festival internazionale degli itinerari dello Spirito

Dal 14/01 Al 17/01
Descrizione Evento
Josp Fest, il primo Festival Internazionale rivolto ai viaggi dello spirito, si svolge nel nuovo polo fieristico romano. Roma, città consacrata al cristianesimo, dimora papale e capitale accogliente e dinamica, è il luogo perfetto da cui partire per intraprendere un percorso alla scoperta dei valori delle diverse religioni e raggiungere una nuova consapevolezza spirituale. Josp Fest, inoltre, è un momento di riflessione che tende a valorizzare l’esperienza del pellegrinaggio, troppo spesso, trasformata in merce turistica ed espropriata del suo reale significato. Josp Fest è un’opportunità d’incontro imperdibile con comunità di fede e di credenti dalle diverse tradizioni e religioni, è anche un’occasione di confronto pacifica con realtà molto differenti da quella nazionale.
Ogni Salone di Josp Fest propone esperienze diverse come l’area Meeting e Performances, nella quale ci si incontra per condividere idee ed opinioni, oppure l’area Experiences, creata per far conoscere i luoghi sacri dello Spirito, l’area Lounge and Reading, in cui ascoltare alcuni insegnamenti sul Cammino, mentre, nell’area Projection i viaggi vengono raccontati dalle immagini. Gli espositori che partecipano a Josp Fest hanno la possibilità di conoscere gli esponenti più di rilievo nell’ambito turistico religioso e culturale e, in questo modo, dare maggior risalto alla propria attività. Una grande affluenza di pubblico è prevista dall'Italia e anche dall’estero, i media daranno grande risonanza all’evento.
Settori Merceologici
Enti di promozione turistici nazionali e internazionali; luoghi di culto, monumenti e santuari di interesse religioso; offerta ricettiva alberghiera ed extra alberghiera; trasporti: aerei, bus operator, treni e navi.
Categorie d'Interesse
Pubblico e operatori del settore
Orari di Apertura
10.00 - 18.00
Organizzazione Ente
Opera Romana Pellegrinaggi
Via della Pigna, 13/a
00186 Roma
Per Informazioni
Ufficio Josp Fest
Tel. 06 69896342
Fax 06 69896302
info@jospfest.com
www.jospfest.com
Attenzione, la descrizione e le date dell'evento sono tratte dal sito ufficiale dell'ente organizzatore e sono soggette a possibili variazioni, la redazione di www.abcfiere.com declina ogni responsabilità circa l'inesattezza dei suddetti dati e consiglia di contattare l'organizzatore per conferma dei tempi e modalità di svolgimento della manifestazione.

venerdì 8 gennaio 2010

Architetti a Siena


Testimonianze della Biblioteca comunale tra XV e XVIII secolo







La Biblioteca comunale degli Intronati di Siena festeggia i 250 anni dalla sua fondazione e svela i suoi tesori con una mostra dal titolo "Architetti a Siena. Testimonianze della Biblioteca comunale tra XV e XVIII secolo", in programma dal prossimo 19 dicembre al 12 aprile 2010.

L'esposizione, promossa dalla Biblioteca e realizzata con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e della Regione Toscana, mette in mostra nella sala storica di via della Sapienza, alcune delle più significative testimonianze relative alla cultura architettonica senese dal XV al XVIII secolo.

Si tratta di opere quasi esclusivamente provenienti dai fondi antichi e dalla straordinaria collezione di disegni della Biblioteca. Correva l'anno 1759 quando il famoso economista Sallustio Bandini donò alla Sapienza di Siena la propria ricchissima raccolta libraria, costituendo così il primo nucleo della Biblioteca. Ne fu bibliotecario uno dei suoi allievi, Giuseppe Ciaccheri (Livorno 1724-Siena 1804), a cui si deve l'ordinamento e l'accrescimento delle raccolte. I suoi successori le incrementarono ulteriormente, una volta divenuta la Biblioteca di proprietà del Comune in epoca napoleonica.

Ideata da Daniele Danesi, insieme a un gruppo di studiosi composto da Daniela Arrigucci, Elisa Bruttini, Giovanni Maria Fara, Emanuela Ferretti, Gianni Mazzoni, Bruno Mussari, Mauro Mussolin, Alina Payne, Matthias Quast, Bernardina Sani e coordinato da Milena Pagni e Annalisa Pezzo, la mostra "Architetti a Siena. Testimonianze della Biblioteca comunale tra XV e XVIII secolo" ripercorre alcune tappe salienti dello svolgersi dell'idea architettonica a Siena.

Il percorso espositivo offre una selezione di opere, alcune delle quali assai note per l'elevato valore artistico, ma raramente considerate all'interno del contesto collezionistico di pertinenza e quindi in relazione alla propria storia, come i ben noti trattati di architettura legati all'opera di Francesco di Giorgio Martini, il taccuino di Giuliano da Sangallo, il trattato di Pietro Cataneo e i disegni della cerchia di Baldassarre Peruzzi per i portici non realizzati di Piazza del Campo. Sono testimonianze di grande interesse che figureranno accanto ad alcune rare edizioni cinquecentesche di trattati di architettura di Vitruvio, Palladio, Serlio, Vignola.

Saranno esposti inoltre il raro taccuino di Oreste Vannocci Biringucci, architetto presso i Gonzaga e le opere del celebre medico e teorico di architettura Teofilo Gallaccini, il cui trattato sugli errori degli architetti, rimasto inedito per circa un secolo, fu stampato a Venezia molto dopo la sua morte. Una sezione della mostra sarà poi dedicata agli studi per la Cappella del Voto nella Cattedrale di Siena di Benedetto Giovannelli Orlandi, architetto stimato da papa Alessandro VII Chigi e ai progetti del meno noto Giacomo Franchini, interprete locale della grande architettura borrominiana.

Uno spazio importante nel percorso dell'esposizione è rappresentato dalle tecnologie visive impiegate per rendere più fruibile la mostra attraverso proiezioni e schermi che daranno al visitatore la possibilità di sfogliare virtualmente tutte le carte di alcuni volumi esposti e proporre confronti anche con materiali non presenti in mostra. All'esposizione sono inoltre collegati specifici percorsi didattici rivolti alle scuole, in particolare agli istituti d'arte e alle facoltà di architettura.

"Architetti a Siena. Testimonianze della Biblioteca comunale tra XV e XVIII secolo" è promossa dalla Biblioteca comunale degli Intronati di Siena e realizzata con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e della Regione Toscana.

Resterà aperta, con ingresso gratuito, presso la Biblioteca comunale degli Intronati (via della Sapienza, 5) fino al 12 aprile 2010, dal lunedì al venerdì (10.00-13.00/15.00-18.00) e il sabato (10.00-13.00).

Contatti


Info e prenotazioni 0577 280704, fax 0577 44293 e-mail antico@biblioteca.comune.siena.it




www.biblioteca.comune.siena.it

giovedì 7 gennaio 2010

L'Orchestra Popolare Casertana:

 Domenica 31 Gennaio - "Fabrica Festival". FABRICA DI ROMA (Viterbo). -
Domenica 31 Gennaio - Fabrica di Roma (Viterbo), nell'ambito del Fabrica Festival.  Concerto della Orchestra Popolare Casertana diretta da Emilio Di Donato, special guest Eugenio Bennato. Inizio spettacolo ore 17.30





Tempo di grandi evoluzioni per l'O.P.C. Si consolida il rapporto di collaborazione con Eugenio Bennato,
per una serie di concerti che vedono sullo stesso palco uno dei protagonisti assoluti della musica popolare, Eugenio Bennato, interagire con la irresistibile carica energetica della Orchestra Popolare Casertana. E a Macerata Campania la serata evento del 15 gennaio segnerà l'incontro della OPC con una delle più radicate tradizioni del nostro territorio, le Battuglie di Pastellessa dei Bottari di Portico con il ritmo incalzante di Botti Tini e Falci.


I suoni della tradizione prorompono in modo vitale, allegro e coinvolgente, con un impatto dinamico da big 

band: è lo spettacoli di canti e danze proposto dall’Orchestra Popolare Casertana, formata da trenta musicisti e cantanti innamorati dei suoni e suggestioni della propria terra di origine. 
Il concerto è un modo unico per scoprire le più belle canzoni popolari della Campania e in particolar modo di Terra di Lavoro, una cultura ed un repertorio ancora vivo ed attuale in tutto l’entroterra, in una cascata di temi dalla forte suggestione. 
Tammorre, zampogne, ciaramelle, flauti, clarinetto, chitarre, mandolini, fisarmoniche ed organetto, propongono attraverso le loro voci i canti corali che accompagnavano i momenti essenziali della vita dei nostri avi.
Dagli allegri canti di “’nferta” di fine anno alle tarantelle più coinvolgenti, dal Miserere di Sessa Aurunca agli ipnotici canti di lavoro contadini, dai canti goliardici alle ninna nanna, il concerto è un grande affresco della ricchezza musicale della più estesa provincia della Campania: questa non è filologia, ma musica viva, bella da ascoltare e da ballare.

lunedì 4 gennaio 2010

Cavalieri etruschi dalle Valli al Po Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII sec.a.C




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Bucefalo e Alessandro Magno, Incitatus e Caligola. Al pari del suo padrone, il cavallo attraversa spesso la storia da autentico protagonista: non è un caso che i Greci ne abbiano usato uno, seppur di legno, per espugnare l’impenetrabile Troia.
Efficace strumento in una serie di attività fondamentali, dal trasporto al traino, fedele compagno a caccia e in guerra, nobile partner in manifestazioni ludiche o religiose, da sempre il cavallo è icona di prestigio e potere.
Nel mondo antico il cavallo era un vero status symbol: il suo possesso era un tale segno di distinzione sociale che agli inizi dell'età del Ferro comincia ad affermarsi, anche a livello iconografico, un’aristocrazia che potremmo definire “equestre”.
Nei corredi delle tombe principesche iniziano a comparire ceramiche con immagini di cavalli, morsi in bronzo, finimenti e bardature equine, fibule ed altri oggetti configurati a cavallino, puntali, sonagli e a volte persino l’intero carro. In alcune necropoli è stata trovata la sepoltura dell’animale stesso.
È l’inizio di quell’identità tra cavalleria e patriziato che porterà alla supremazia dei possessori di carri e cavalli, portatori di una cifra di eccellenza che sopravvive ancora oggi nella semiotica e nel lessico quotidiano.
Proprio alla figura del cavaliere è dedicata la mostra “Cavalieri etruschi dalle Valli al Po. Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII sec.a.C.”, allestita alla Rocca dei Bentivoglio di Bazzano (BO) dal 12 dicembre al 5 aprile 2010.
L’esposizione illustra il popolamento della Valle del Samoggia nell’VIII e VII sec. a.C. basandosi sui materiali rinvenuti in sepolture indagate per lo più nell’Ottocento. La distribuzione territoriale delle necropoli e l’analisi dei corredi tombali consente di ricostruire le varie fasi della nascita e affermazione dei gruppi aristocratici nel periodo Villanoviano e di riflettere sulle modalità con cui controllavano questa fertile pianura e le vie di comunicazione.
Seppur spesso decontestualizzate, queste testimonianze offrono opportunità di confronto con i reperti più significativi di Bologna e delle valli del Reno e del Panaro, permettendo di analizzare i rapporti tra queste e il versante toscano che comprende le aree di Firenze, Prato e Pisa.

La mostra espone circa 500 reperti provenienti da corredi tombali di queste aree, parures di fibule ed altri oggetti di ornamento in bronzo, osso, ambra e pasta vitrea, ceramiche, oggetti deposti con evidente valore simbolico e rituale per esprimere il ruolo e rango di quell’elite che inizia a distinguersi anche ad ovest di Bologna/Felsina a partire dalla metà dell’VIII sec. a.C. Insuperabile icona di queste aristocrazie rurali sono le stele protofelsinee e i segnacoli funerari con immagini antropomorfe presenti in mostra.
L’esposizione di Bazzano offre un’importante occasione per presentare nella loro interezza le testimonianze villanoviane provenienti dalla vallata, esposte per la prima volta in modo unitario.
Oltre ai reperti del comprensorio samoggino, si possono ammirare alcuni prestigiosi contesti funerari provenienti dalle valli del Reno, del Panaro e dell’Arno, riferibili a personaggi di alto rango. Di particolare rilievo, la ricostruzione di una ricca tomba di Casalecchio di Reno, con stele funeraria figurata.
La sezione tematica della mostra è incentrata sulla figura del cavaliere etrusco, ricostruita sulla base dei numerosi reperti che fanno esplicito riferimento al possesso del carro e del cavallo e alla sua esibizione all’interno del corredo funerario. Molte tombe hanno restituito morsi equini e altri oggetti legati alla bardatura del cavallo o che rimandano al suo possesso, esibiti nell’ambito di un complesso rituale funerario che prevedeva la deposizione di offerte alimentari, oggetti con funzione squisitamente rituale, caratterizzati da forme e decorazioni peculiari, talora sottratti alla sfera dei vivi mediante defunzionalizzazione.
Altrettanto pregnante è l’analisi della figura del cavallo, animale sempre presente nelle tombe più ricche di età villanoviana, sia per gli oggetti connessi alla sua bardatura o al carro, che sotto forma di raffigurazione ceramica. Tale figura aveva la doppia, inscindibile valenza di indicatore sociale di personaggi di alto rango e di simbolo del loro viaggio nell’oltretomba.

La mostra è curata da Rita Burgio e Sara Campagnari ed è promossa dal Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani”, Fondazione Rocca dei Bentivoglio e Comune di Bazzano, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. I materiali esposti, oltre che dal Museo Civico di Bazzano, provengono dal Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di Marzabotto, dal Museo Civico Archeologico di Bologna, dal Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, dal Museo Civico di Castelfranco Emilia, dal Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto, dal Museo Civico di Stellata di Bondeno e dalle Soprintendenze per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e della Toscana.
Per approfondire i principali argomenti della mostra, gli alunni delle scuole elementari e medie potranno partecipare a laboratori didattici dedicati alla cultura Villanoviana, alla produzione ceramica e alla figura del cavaliere.

Per saperne di più: http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/bazzano/mostra_09.htm
Nella foto: Ansa fittile configurata a cavallino, fine VIII sec. a.C. - Bazzano (BO), Necropoli “Fornace Minelli”, scavi ottocenteschi


Info: _________________________________________________________________________
Cavalieri etruschi dalle Valli al Po. Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII sec.a.C.
Bazzano (BO), Rocca dei Bentivoglio, Via Contessa Matilde 10
da dicembre 2009 a lunedì 5 aprile 2010
martedì-venerdì 15-19; sabato 9-12 e 15-19; domenica 15-19 (chiuso Natale e Capodanno)
ingresso euro 5,00 comprensivo di audioguida
info 051.836405
possibilità di visite guidate per scolaresche e gruppi max 30 persone
prenotazioni e visite guidate 339.7612628
museo@roccadeibentivoglio.it
www.roccadeibentivoglio.it



Informazioni Evento:



Data Inizio: dicembre 2009
Data Fine: 05 aprile 2010
Luogo: Bazzano (BO), Rocca dei Bentivoglio

Renato alessio


domenica 3 gennaio 2010

La Persia Qajar. Fotografi italiani in Iran 1848–1864




Montabone Luigi
Montabone Luigi
La mostra, organizzata dall’Istituto Nazionale per la Grafica nell’ambito delle celebrazioni del 35° anniversario della sua fondazione, è dedicata all’attività di un gruppo di fotografi italiani che operarono in Persia negli anni 1848-1864, sotto il regno di Nâseroddin Shah, della dinastia qajar (1831-1896).
L’identificazione e il recupero della loro opera, ancora oggi poco conosciuta, hanno consentito di aggiungere alla conoscenza della storia della rappresentazione fotografica un episodio singolare e di particolare significato, sia per la cultura fotografica italiana, sia per la vicenda fotografica iraniana, mettendo in luce l’originale contributo fotografico italiano fuori dei confini nazionali, in particolare per quel capitolo della storia della fotografia dell’Ottocento che riguarda il viaggio in Oriente e la costruzione della sua immagine nella cultura letteraria e visiva occidentale.
In Persia, infatti, la presenza italiana ha giocato un ruolo centrale in questi decenni, corrispondenti agli inizi della fotografia, lasciando alcune delle prime testimonianze fotografiche di questo Paese.
Il periodo considerato, eccezionalmente vivo per lo sviluppo degli interessi fotografici, fu particolarmente ricco di avvenimenti che investirono la Persia, sia per quanto riguarda le iniziative diplomatiche italiane ed europee, sia in relazione alle vicende interne e all’interesse verso l’Occidente manifestato dallo shah Nâseroddin. Risalgono a quest’epoca, ad esempio, la formazione dell’Università di Tehran, l’attività fotografica dello stesso Shah e, sul versante occidentale, importanti missioni diplomatiche e scientifiche, come quella del ministro plenipotenziario francese Prosper Bourée (1855-1856), alla quale partecipò come illustratore Alberto Pasini (1826-1899), e quella italiana del 1862 guidata dal ministro Marcello Cerruti, che vide in campo il fotografo Luigi Montabone (1827 ca.-1877), assistito da Alberto Pietrobon, e l’illustratore Stanislao Grimaldi del Poggetto (1825-1903), coadiuvato da Giuseppe Centurione (1824-1897), impegnati al servizio dei diplomatici e del folto gruppo di scienziati tra cui Filippo De Filippi, Giacomo Doria e Michele Lessona.
La produzione dei fotografi italiani in Persia nel periodo compreso tra il 1848 e il 1864, oltre a costituire la più precoce documentazione a noi nota di molti aspetti rilevanti del mondo cagiaro, si presenta così anche come caso emblematico ed esemplificativo delle relazioni che hanno caratterizzato la formazione di modelli rappresentativi nati dallo scambio tra culture differenti.
La testimonianza più precoce riguarda l’opera di Luigi Pesce (1827-1864) e di Antonio Giannuzzi (1819-1876), entrambi fuoriusciti a seguito dei moti risorgimentali del 1848 e attivi in Persia come istruttori militari al servizio dello Shah. Il loro corpus di immagini, eseguite a partire dalla metà degli anni Cinquanta, rappresenta la prima estesa documentazione delle città, dei siti archeologici, dei luoghi sacri e delle emergenze storiche iraniane: Tehran, Tabriz, Persepoli, Pasagardae, Qom, Isfahan, Kermanshah, Bastam, Damghan Dezful, Mashhad, Shiraz, Soltaniyeh, Rey.
La fortuna della successiva campagna di riprese realizzata da Luigi Montabone durante la missione del 1862, riscontrabile nella diffusione internazionale degli album fotografici che ne celebrarono l’evento, testimonia l’interesse verso la singolarità dell’impresa visiva e il particolare rilievo che veniva attribuito alla più moderna e realistica documentazione fotografica. Nella serie di Montabone, che comprende vedute ed edifici di Yerevan, Qazvin, Soltaniyeh, Tabriz, Tbilisi, Tajrish, Tehran, Zanjan, si riassumono e si condensano sapientemente tutti gli intenti documentativi, scientifici, narrativi e celebrativi della missione stessa. Le fotografie così ottenute occupano una posizione particolare rispetto alla ricca produzione di indirizzo orientalista che nel decennio successivo inizierà a circolare con abbondanza in Occidente. Fortemente orientate dagli interessi del gruppo di giovani naturalisti che presero parte alla missione, le immagini fotografiche di Luigi Montabone, nel panorama della fotografia persiana dell’epoca, rappresentano un episodio anticipatore, che sollecitò l’interesse verso soggetti legati alla modernità e alla documentazione sociale.

L’esposizione ha origine da una esemplare ricerca condotta presso diverse importanti collezioni pubbliche e private, sia italiane che straniere (Biblioteca Marciana di Venezia, Biblioteca Reale di Torino, Museo preistorico etnografico Luigi Pigorini, Roma; Bibliothèque Nationale e Musée Guimet, Parigi; Metropolitan Museum, New York; Raccolte fotografiche Museali Fratelli Alinari, Firenze; Middle East Centre Archive, Oxford; Collezione Herzog, Basilea; Archivio Cerruti, Palermo) e presenta una selezione significativa dei diversi nuclei di immagini individuati e in gran parte inediti.
In mostra vengono proposte oltre cento fotografie a cui si affiancano alcuni disegni, litografie e dipinti coevi, realizzati da illustratori italiani nelle identiche occasioni delle riprese fotografiche. A complemento, l’esposizione propone alcuni documenti e suggestivi reperti relativi alla fortunata missione in Persia del 1862.

Il catalogo, a cura di Maria Francesca Bonetti e Alberto Prandi, pubblicato da Peliti Associati (Roma), comprende una serie di contributi storico-critici per la ricostruzione delle vicende storiche e delle attività artistiche e documentarie descritte dalla mostra, oltre ad una selezione di documenti inediti, relativi alla missione del 1862, tratti dall’archivio Cerruti (Palermo). Ripropone inoltre l’intero corpus delle opere esposte, con il repertorio analitico e illustrato di tutti gli esemplari fotografici rintracciati e ad oggi noti (circa 300 fotografie, per un totale di oltre 750 esemplari).


Informazioni

Sede della mostra: CALCOGRAFIA, Via della Stamperia, 6 – Roma (tel. 06 69980242)
Inaugurazione mostra: 28 gennaio 2010, ore 18,00
Date: 29 gennaio – 5 aprile 2010
Orario: ore 10,00 -19,00 - chiusura settimanale: lunedì (aperto lunedì 5 aprile)
Ingresso gratuito
Ufficio stampa: Marcella Ghio 06 69980238; 335 6821996; mghio@beniculturali.it
Relazioni esterne: Rita Parma 06 69980248; rparma@beniculturali.it
Catalogo Peliti Associati, Roma
testi di: M.F. Bonetti, M. Brusius, M. Cerruti, M. A. Fusco, J. Ghesquière, R. Poggi, A. Prandi, A.M. Piemontese, C. Zanier