lunedì 30 novembre 2009

FESTA DELLA CIOCCOLATA BARGA LU



foto barga


La quarta edizione di “Barga Cioccolata”, organizzata da Barga Events in collaborazione con il Comune di Barga, si presenta ancora più accattivante.
Tutta dedicata al cioccolato con maitre chocolatier provenenti da tutta la regione
La manifestazione anche quest’anno, grazie proprio al numero di espositori, si caratterizza in Lucchesia per la sua unicità
Nel centro storico il percorso delle degustazioni di ogni tipo di cioccolata, da quelle conosciute a quelle più particolari e elaborate o aromatizzate, coinvolgerà  tutte le piccole vie, carraie, piazze del Castello. In tutto una quindicina i punti degustazione e vendita.
Si parlerà  di ricette, dolci, preparazioni, segreti, storia e si terranno degustazioni guidate per apprezzare al meglio il cioccolato con tutte le sue sottili differenze. Sarà  anche l’occasione per un dolce acquisto personalizzato in vista del Natale, magari per un regalo a una persona speciale. Non resta che scegliere fra le molte varietà del cioccolato personalizzando anche la confezione.

domenica 29 novembre 2009

YAYOI KUSAMA

28 novembre 2009 – 14 febbraio 2010


    YAYOI KUSAMA. Aftermath of Obliteration of Eternity (2008)
    Un evento unico, in esclusiva assoluta per l’Italia, dedicato alla protagonista indiscussa dell’arte contemporanea giapponese Yayoi Kusama. Oltre a dipinti figurativi e astratti di recente realizzazione, sculture di grandi dimensioni e installazioni create nell’ultimo decennio, sarà esposta una selezione di disegni formativi dell'artista risalenti agli anni ’50 e ’60. Yayoi Kusama è nata a Matsumoto City, Giappone, nel 1929. Il suo lavoro è presente nelle collezioni dei più prestigiosi musei di tutto il mondo: dal Museum of Modern Art di New York alla Tate Modern di Londra, dal Centre Pompidou di Parigi al National Museum of Modern Art di Tokyo, città dove oggi l'artista vive e lavora. Kusama ha prodotto i suoi primi enormi dipinti “infinity” alla fine degli anni ’50 a New York, dove si era trasferita come giovane artista. L’intrinseco paradosso filosofico di questi lavori – che “l’infinito” possa essere quantificato all’interno della cornice arbitraria di una tela preconfezionata – insieme alle implicazioni più soggettive e ossessive della loro genesi, li distinsero dall’astrattismo minimalista che avrebbe dominato la scena artistica locale parecchi anni dopo. Oggi Kusama compone i dipinti Infinity Net come campi isotropi pieni di elementi uniformemente distribuiti, siano essi austere monocromie o vibranti contrasti a tinte psichedeliche, come lo spettacolare dipinto a cinque pannelli I Want to Live Forever (2008). I suoi ultimi dipinti figurativi, come Cosmic Space (2008) dove occhi, amebe e altre forme biomorfe indeterminate abbondano, riflettono un’ossessione per la mortalità, oltre che per l’illuminismo, la solitudine, il vuoto, e i misteri dell’universo fisico e metafisico. La scultura di Kusama invece mostra un altro approccio alla visualizzazione dell’infinito attraverso il continuo uso di specchi, come nella scultura autoportante Passing Winter (2005) o nel complesso ambiente Aftermath of Obliteration of Eternity (2008), che utilizza un sistema di semplici ma ingegnosi strumenti ottici per creare un’interazione senza fine di luce riflessa. Il più recente gruppo di sculture monumentali di Kusama Flowers that Bloom at Midnight sono fiori barocchi dai colori accesi, che misurano in altezza tra 1.5 e 5 metri. Al PAC anche Narcissus Garden, l’installazione-scultura presentata per la prima volta alla XXXIII edizione della Biennale di Venezia (1966). Kusama produsse questo ambiente interattivo composto da 1500 sfere metalliche con l’assistenza di Lucio Fontana. In una presentazione improvvisata sul prato del Padiglione Italiano, Kusama, vestita in kimono, puntò l’attenzione sugli aspetti commerciali usualmente velati della Biennale, vendendo ogni sfera a 1.200 lire. Più di quaranta anni dopo, Narcissus Garden arriva a Milano per la prima volta. Kusama ha completato numerose sculture da esterno su commissione, la maggior parte delle quali nella forma di piante e fiori giganteschi dalle tinte accese, realizzate per istituzioni pubbliche e private quali il Fukuoka Municipal Museum of Art e Matsumoto City Museum of Art in Giappone; Eurolille a Lille, Francia; e, più di recente, il Beverly Hills City Council a Los Angeles. Tra i tanti appuntamenti previsti per coinvolgere adulti e bambini nell’incredibile universo artistico di Kusama, il PAC propone, per tutto il periodo della mostra, tutti i sabati alle 18.00 e le domeniche alle 17.30 (escluso il 26 dicembre) una visita guidata GRATUITA e senza necessità di prenotazione: per partecipare sarà sufficiente acquistare il biglietto di ingresso alla mostra.
     
     
     
    Orari lunedì 14.30 - 19.30 martedì - domenica 09.30 – 19.30 giovedì 09.30 - 22.30 Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura della mostra Biglietti € 6 ,00 intero € 4 ,00 ridotto: ragazzi dai 6 ai 14 anni; studenti; over 65; possessori della contromarca del biglietto di uno spettacolo acquistato nei teatri convenzionati con il Comune di Milano per l'iniziativa APPLAUDIRE L'ARTE; possessori della Card Musei Torino; solo il lunedì pomeriggio per i possessori del biglietto cumulativo Poldi Pezzoli/Museo Teatrale alla Scala. € 3 ,00 ridotto speciale: gruppi di studenti. Ingresso gratuito: minori di 6 anni; un accompagnatore per ogni gruppo; due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità; dipendenti della Soprintendenza ai Beni Architettonici; giornalisti accreditati.
    INFO PAC Padiglione d’Arte Contemporanea Via Palestro 16 , Milano tel lunedì - venerdì 02 76009085 tel sabato e domenica 02 76020400

venerdì 27 novembre 2009

LEONFREDDI VIAGGIO IN INDIA., NESSUNDORMA. BARI

Emilio Leofreddi, dipinti di viaggio su tende canadesi


Una mostra a Bari, che fa parte del più ampio progetto  “ Dreams”, affronta il tema della condizione di “interposizione” del viaggiatore tra stasi e movimento. Grandi pitture raffigurano personaggi emblematici nella storia di alcuni continenti 26 novembre 2009 - 10 gennaio 2010
Emilio Leofreddi, Tiger
Emilio Leofreddi, Tiger
  Al NessunDorma di Bari, la mostra di Emilio Leofreddi,  a cura di Barbara Dicorato. Dopo aver esposto al Vittoriano e nelle due sedi della Galleria La Nuvola di Roma, ricevendo consensi di critica e apprezzamento di pubblico, l’artista presenta nuovi lavori site specific creati per lo spazio polifunzionale barese di via Fiume.

Il progetto “Dreams” si arricchisce di nuove pagine: un diario iniziato nel 2005, che ha visto l’artista impegnato in un viaggio in India dal quale trae ispirazione per le sue opere. Si tratta di dipinti di grandi dimensioni, realizzati su tende canadesi da campeggio, cucite nel continente indiano; alcune di esse raffigurano i continenti e per ognuno di loro, i personaggi più significativi che hanno contribuito a scriverne la storia, da Martin Luther King per il Nord America a Mohandas Karamchand Ghandi per l’Asia fino a Nelson Mandela per l’ Africa.

L’indagine poetica di Emilio Leofreddi si sviluppa intorno al tema del viaggio nell’epoca della globalizzazione. Accanto alle tende, nuovi disegni e una selezione inedita di opere su tela e plexiglass di grande carica emotiva e profondità concettuale: mongolfiere, carte geografiche, paracadute, antichi simboli sciamanici per la porta dei sogni.

mercoledì 25 novembre 2009

ASCOLI PICENO – Mostra “Futurismo inedito – I ritratti nascosti”


In mostra a Palazzo dei Capitani del Popolo dal 3 dicembre al 23 febbraio 2010, nella centralissima e splendida piazza del Popolo, le opere di Cleto Capponi, Ivo Pannaggi, Sante Monachesi, Gerardo Dottori e Giacomo Balla nell’evento espositivo “Futurismo inedito – I ritratti nascosti”

Dopo il successo delle mostre dedicate a Osvaldo Licini e a Tullio Pericoli, Ascoli Piceno, ormai pienamente inserita nel circuito delle mete delle grandi mostre, punta quest’anno su quella che è l’unica avanguardia prodotta in Italia, il futurismo, con una mostra che sul terminare quasi delle celebrazioni per il centenario spiazza tutti perché mette in campo una novità assoluta di rara, raffinata curiosità. Sotto i riflettori infatti un versante del tutto sconosciuto del movimento che ha anticipato molti aspetti della modernità esaltando anche la stessa irriverenza verso i potenti

FUTURISMO INEDITO - I RITRATTI NASCOSTI è uno spaccato sorprendentemente e quasi misteriosamente finora rimasto celato ai più. In mostra a Palazzo dei Capitani del Popolo dal 3 dicembre al 23 febbraio 2010, nella centralissima e splendida piazza del Popolo, le opere di Cleto Capponi, Ivo Pannaggi, Sante Monachesi, Gerardo Dottori e Giacomo Balla. La mostra, promossa dal Comune di Ascoli Piceno in collaborazione con la Pinacoteca Civica di Macerata e l’Archivio Sante Monachesi di Roma, è curata da Stefano Papetti supportato dalla testimonianza diretta di Maurizio Capponi, figlio dell’artista. Nel Comitato Scientifico, autori anche di saggi in catalogo, nomi come Carlo Melloni, Luigi Tallarico.
Cinquanta opere di cui più di 30 disegni dei primi anni Trenta di Cleto Capponi, artista nato proprio ad Ascoli, che rappresentano il nucleo più intrigante. Una ritrattistica “irriverente” dei “vip” dell’epoca. Tratto tagliente e scolpito (non dimentichiamo che Cleto Capponi è anche scultore), forte sintesi plastica, intensità espressiva ed introspettiva.
Capponi, artista che ha contribuito in maniera decisiva all’approdo del movimento futurista nelle Marche, era giovanissimo quando scoprì Balla, Depero e Boccioni, ma il suo talento non ci mise molto ad emergere, rivelando da subito una potente vena di ritrattista.
Galeotta fu la boxe, è proprio il caso di dire, per Cleto Capponi. Congiuntura favorevole infatti fu un incontro di pugilato del campione Primo Carnera ad Ascoli: Capponi fece un ritratto del pugile, coniugando una raffinatissima qualità del disegno con i caratteri costitutivi dell’estetica futurista. Il giovane, appena ventiduenne, lo pubblicò sulle pagine locali de “Il Messaggero” ma venne presto notato e spostato in nazionale per poi passare, molto apprezzato dai potenti, a illustrare il Popolo d’Italia, producendo una lunga serie di ritratti dei personaggi di rango dell’epoca. Dalla sua matita nascono due serie di ritratti, “Galleria dei contemporanei” e “Galleria del regime” per la prima e la terza pagina. Da Roosevelt ad Eden fino al sovrano del Siam. Tutti volti passati tramite il processo futurista di scomposizione dei piani e delle linee, ma secondo uno stile personalissimo. L’aspetto fondamentale nei ritratti del giovane futurista risiede nella scelta di ritrarre volti senza utilizzare la componente anatomica, bensì utilizzando quella sovrapposizione di piani e linee che insieme descrivono, combinandosi, fisionomia e psicologia dei soggetti ritratti. Basti pensare alla netta eloquenza del suo “Primo Carnera”.
In mostra quindi sfila una galleria di personaggi della politica, della cultura, della scienza, del cinema, dello sport, italiani e internazionali, immortalati dalle pagine di quello che all’epoca era il quotidiano più potente, il Popolo d’Italia”, presente sul tavolo dell’intero ceto dirigente, politico e accademico. Veri e propri ritratti, talvolta “caricature concettuali”, in molti casi antesignani della “vignetta politica.
Luciano Canfora, fornisce una preziosa testimonianza sull’importanza dei ritratti e sulla loro “rimozione” storica ed emotiva. In particolare, sottolineando l’aspetto centrale di questa iniziativa, ha scritto: “Un aspetto della modernità di quel giornale furono anche i brillanti ritratti futuristi di Cleto Capponi che giustamente ora vengono riproposti in una mostra. Parlare seriamente di tutto ciò non dimostra affatto simpatia per il fascismo”.
Last but not least, ad Ascoli, quasi “una mostra nella mostra” con due “giganti” del grande Futurismo: due opere del tutto inedite di Giacomo Balla, uno dei riferimenti futuristi più accreditati sin dagli anni della fanciullezza di Capponi. “Ritratto di Simboli” del 1936 e “Ritratto della madre di Simboli” del 1928, appartenenti alla fase del “ritorno all’ordine”.

Troviamo un uso del colore che si trasforma in materia liquida e filamentosa con le immagini che si costruiscono grazie a sottili variazioni di colore. Il volto della madre di Carlo Simboli affiora dall’ombra, con un gioco di luci che restituisce giovinezza e vitalità ad un viso comunque segnato dagli anni. “Simboli”, nell’altro ritratto, è ancora più interessante per il particolare uso delle ombre, lasciando intravedere, alle spalle del soggetto, una veduta di Treia, piccolo borgo dell’entroterra marchigiano.

Tra le iniziative collaterali passeggiate e itinerari per conoscere l’opera e la biografia di Cleto Capponi, conferenze e performance dedicati alle più diverse arti e discipline che il futurismo ha toccato e profondamente segnato: dal cinema alla  fotografia, dalla letteratura alla musica e perfino alla gastronomia. E infine i “faccia a faccia” con i figli dei personaggi ritratti, tra cui Primo Carnera e Guglielmo Marconi. Neanche a dirlo anche le locations saranno d’epoca riscoprendo un’affascinante Ascoli degli anni Trenta.

* orari: feriali orario continuato dalle 10 alle 17 - festivi e prefestivi dalle 10 alle 19 
* giorno di chiusura: lunedì - chiuso il pomeriggio del 24 dicembre, il 25 dicembre, il pomeriggio del 31 dicembre, il mattino del 1° gennaio
* prezzi biglietti: 4 euro intero, 2 euro ridotto
* info per il pubblico: 0736298213

domenica 22 novembre 2009

Mark Lewis: videoarte canadese a Firenze

Mark Lewis



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La rassegna è la più completa introduzione alla ricerca di Mark Lewis
e raccoglie principalmente una selezione di film del periodo 1998-2008. Un’antologica, dunque anche se non in senso tradizionale, che focalizza l’attenzione su un linguaggio cinematografico maggiormente rivolto verso l’arte che, privo di montaggio e sonoro e realizzato direttamente in un’unica ripresa di pochi minuti, mantiene un’unità spazio-temporale, reale o apparente, e rappresenta ad oggi, come testimoniano anche i lavori proposti in Biennale, il nucleo centrale della sua ricerca.

In occasione del finissage della mostra, il Museo Marino Marini presenta due eventi in collaborazione con la seconda edizione de LO SCHERMO DELL’ARTE, Festival internazionale di film sulle arti contemporanee, curato da Silvia Lucchesi.
Per il ciclo CINEMA D’ARTISTA, martedì 24 novembre alle ore 21.30, al Cinema Odeon, sarà proiettato, alla presenza dell’autore, Backstory (2009, 35mm e 4K trasferito in 2K, 39') documentario in cui Mark Lewis racconta la storia degli Hansard, famiglia di tecnici esperti nelle retroproiezioni, artefici di memorabili scene del cinema hollywoodiano. Sullo sfondo delle loro stesse creazioni, i protagonisti ripercorrono, per aneddoti, vicende ed evoluzioni di questa tecnica utilizzata da Lewis nei suoi ultimi lavori.
Il giorno successivo, mercoledì 25 novembre, alle ore 15.00 al Museo Marino Marini, Mark Lewis terrà una lecture, nell’ambito di FESTIVAL TALKS.

mercoledì 18 novembre 2009

Festival internazionale di film sulle arti contemporanee a Firenze

Firenze, dal 23 al 26 Novembre 2009


Dal 23 al 26 novembre 2009, si terrà a Firenze, presso il Cinema Odeon, la seconda edizione del Festival internazionale di film sulle arti contemporanee: Lo Schermo dell'Arte. Per la prima volta in programma film realizzati da artisti che hanno scelto il cinema come mezzo d’espressione quali Mark Lewis e Alfredo Jaar, entrambi presenti alle proiezioni. Molte le prime italiane come il documentario del regista e critico d'arte Ben Lewis, che racconta i segreti del mercato dell’arte contemporanea; Martin Scorsese, che narra come il cinema abbia influenzato l’opera dei due maestri del Cubismo, Picasso e Braque; l’artista svizzera Pipilotti Rist, ripresa sul set del suo primo film Pepperminta presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Infine un omaggio a Luciano Emmer, recentemente scomparso, del quale si ripropone la riedizione del suo Picasso del 1954, e molti film dove protagonisti sono artisti quali Cindy Sherman, Jean-Michel Basquiat, Georges Rousse.

lunedì 16 novembre 2009

I “piatti ritratti” di Bob Noto

In mostra a Castelfranco Veneto le fotografie delle migliori creazioni della cucina d’autore internazionale 21 novembre 2009 - 31 gennaio 2010
Un piatto di di Ferran Adrià fotografato da Bob Noto
Un piatto di di Ferran Adrià fotografato da Bob Noto
La mostra di fotografie di Bob Noto in programma a Castelfranco Veneto (Treviso),dal titolo “Piatti ritratti”,espone per la prima volta immagini che raccontano le creazioni di grandi cuochi. Sede dell’allestimento è un luogo speciale: Antiruggine, un capannone di proprietà di Mario Brunello, virtuoso del violoncello. È un posto conosciuto da pochi, non segnalato in alcun modo, lo si trova solo col passaparola.

Quaranta le immagini selezionate, provenienti dai racconti illustrati che Noto ha pubblicato negli anni nei suoi cataloghi, fotografando piatti della cucina d’autore in giro per l’Europa. Tra gli chef immortalati, Carlo Cracco, Ferran Adrià, Grant Achatz, Josean Martinez Alija, Martin Berasategui.

Il suo studio fotografico è a portata di mano, non ha bisogno di grandi fari o abili assistenti, in una tasca tiene il cavalletto e nell’altra la macchina fotografica, rigorosamente digitale, una Casio 12.1 megapixel. Lo scatto avviene entro i due minuti e mezzo dalla preparazione, «prima che il piatto si raffreddi», ama precisare: più istinto che messa in scena. Il risultato non è soltanto still life, ma veri e propri ritratti, come li ha definiti la scrittrice Serena Guidobaldi. Isolato dal contesto, il cibo è sospeso in un limbo bianco, che infonde una carica metafisica alla composizione. E anche a proposito di effetti digitali,Noto non è per nulla un purista: «Uso il fotoritocco. Il digitale è un formato veloce e flessibile. Finalmente, a differenza che con l’analogico, si ha un controllo totale dell’opera».

Bob Noto, torinese, da trentasei anni è appassionato di fotografie e da ventisette di gastronomia: «Il piacere di mangiare è l’affinamento dell’istinto primario di sopravvivenza – dice – ma non solo, è sempre un approfondimento culturale». L’ironia è uno dei suoi tratti distintivi. Il gioco è una componente fondamentale del suo lavoro. Anche se i più intransigenti non annoverano il suo lavoro nel campo della fotografia, piuttosto in quello dell’illustrazione. Noto è abituato ad assaggiare, da vero buongustaio, l’oggetto della sua opera, dopo averlo fotografato: «Tra un buon piatto e un bel piatto – precisa – non c’è nesso, estetica e gusto non sempre combaciano».

sabato 14 novembre 2009

Premio Napoli alla memoria di Maurizio Valenzi.

Domenica 15
novembre
Ore 11.00
Maschio Angioino
P.zza Municipio, Sala dei Baroni
Alfabeto di Maurizio
Premio Napoli alla memoria di
Maurizio Valenzi.
In collaborazione con la Fondazione Valenzi.
L’omaggio a Maurizio Valenzi viene scandito
dalle parole chiave della sua vita, scelte
dalla figlia Lucia e interpretate da Cristina
Donadio e Mariano Rigillo. Il premio Speciale
sarà consegnato, alla presenza delle autorità,
dal Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano.
Inaugurazione della mostra fotografica
La Napoli di Maurizio, curata da Vera
Maone.
Le fotografie sono di Cecilia Battimelli,
Antonio Biasiucci, Fabio Donato, Luciano
Ferrara, Gianni Fiorito, Guido Giannini,
Mimmo Jodice, Lucia Patalano e Sergio
Riccio.
Castel Nuovo, meglio noto come
Maschio Angioino, è uno dei simboli
della città di Napoli. Il castello è sede
della Società napoletana di storia patria
e del Comitato di Napoli dell'Istituto per
la storia del Risorgimento italiano. Nel
complesso è situato anche il Museo
civico della città di Napoli.
La costruzione si deve a Carlo I d’Angiò,
che nel 1266, sconfitti gli Svevi, salì al
trono di Napoli e Sicilia e stabilì il
trasferimento della capitale da Palermo
alla città partenopea. La residenza reale
di Napoli era stata fino ad allora Castel
Capuano, ma l’antica fortezza normanna
venne giudicata inadeguata alla
funzione e il re volle edificare un nuovo
castello in prossimità del mare.
Assegnato il progetto all'architetto
francese Pierre de Chaule, i lavori per la
costruzione presero il via nel 1279 per
terminare appena tre anni dopo, un
tempo brevissimo viste le tecniche di
costruzione dell’epoca e la mole
complessiva

mercoledì 11 novembre 2009

Comunicare l'Archeologia: Gli Archeoincontri … del Giovedì

principale Riuscire a comunicare e a far conoscere alle comunità locali l’inestimabile patrimonio archeologico molisano è uno degli obiettivi che si è prefissata la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise.
Primo incontro Giovedì 12 novembre alle ore 18 a Venafro, presso il Castello Pandone


La conoscenza attraverso la ricerca, la tutela e la valorizzazione delle realtà archeologiche territoriali devono pertanto essere finalizzate alla diffusione e alla comunicazione a fasce sempre più larghe di popolazione.

Il ciclo degli “Archeoincontri” coinvolge studiosi italiani e stranieri che svolgono la loro attività di ricerca nel territorio o hanno approfondito aspetti peculiari della civiltà e del popolo dei Sanniti Pentri e Frentani.

Il primo incontro è stato tenuto con Lorenzo Quilici dell’Università degli Studi di Bologna, che ha presentato gli straordinari risultati conseguiti sull’altura di Gerione, luogo noto agli storici antichi per la sosta di Annibale e del suo esercito nell’inverno del 217 a.C. lungo il tragitto che l’avrebbe portato a Canne, durante la seconda guerra punica.

A conferma del racconto delle fonti antiche, gli scavi hanno restituito, sotto la fase medioevale molto ben conservata, la fortificazione sannitica e, insperatamente, una stele punica con il simbolo di Tanit, la dea simbolo di Cartagine.

A prosieguo si tratteranno temi riguardanti gli aspetti religiosi del mondo sannitico, come si stanno configurando, ad esempio, negli scavi in corso a Sepino- San Pietro in Cantoni, condotti da Maurizio Matteini Chiari dell’Università di Perugia, e a Pietrabbondante da Adriano La Regina dell’Università di Roma Sapienza.Di particolare interesse sarà l’incontro con Gianluca Tagliamonte dell’Università del Salento che illustrerà i materiali provenienti dal Molise e conservati nelle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli sin dal 1800.

Le problematiche relative ai tratturi e alle produzioni tessili lungo le vie della transumanza del Mediterraneo antico saranno l’argomento affrontato da Helga di Giuseppe, dell’Associazione Internazionale di Archeologia Classica di Roma.Infine, a chiusura di questo primo ciclo si è ritenuto particolarmente utile presentare, con l’intervento del Capitano Gianluca Ferrari, le attività di tutela svolte dal Nucleo di Bari, con competenza sulle regioni Molise, Puglia e Basilicata, del Comando Carabinieri Patrimonio Culturale.

A questo primo ciclo seguirà una seconda fase in cui saranno affrontate tematiche sempre più specifiche sia in relazione alla valorizzazione dei siti archeologici e della rete museale del territorio.

Durante il periodo estivo gli incontri animeranno i parchi archeologici di Sepino, Pietrabbondante e Larino.
Queste ed altre attività previste nell’ambito della comunicazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise vengono proficuamente svolte in collaborazione con gli Enti e le Associazioni locali, in particolare con la sezione del Molise della Società Italiana per la protezione dei Beni Culturali

lunedì 9 novembre 2009

il suggestivo percorso delle Arcate Severiane




principale
Arcate severiane anteprima per la stampa, giovedì 12 novembre alle ore 15.00

La stampa è invitata a visitare in anteprima il suggestivo percorso delle Arcate Severiane che, dopo quello della Vigna Barberini, presto aprirà al pubblico. Le imponenti sostruzioni del palazzo imperiale che domina il Palatino offriranno ai visitatori di tutto il mondo un impareggiabile spettacolo e uno splendido affaccio sul Circo Massimo e l’Aventino.

Intervengono il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, il sottosegretario Francesco Maria Giro e il soprintendente archeologo di Roma, Angelo Bottini. Introduce Roberto Cecchi, commissario delegato per le aree archeologiche di Roma e di Ostia antica.

12 novembre 2009, ore 15.00

ingresso dall’Arco di Tito, via Sacra

domenica 8 novembre 2009

Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità

principale
Come ogni anno il 3 dicembre ricorre la “Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità” che il Programma di azione mondiale per le persone disabili, adottato nel 1982 dall’Assemblea generale dell’ONU, ha creato con lo scopo di promuovere la diffusione dei temi della disabilità, di mobilitare il maggior sostegno possibile per la dignità, i diritti e il benessere delle persone disabili, e di accrescere la consapevolezza dei vantaggi che possono derivare dall’integrazione delle disabilità in ogni aspetto della vita sociale.

Il MiBAC partecipa con lo slogan, “Un giorno all’anno tutto l’anno”, per porre l’accento sul fatto che è doveroso porre attenzione al tema della disabilità non solo il giorno dell’evento ma tenerla viva nel quotidiano. Per l’occasione quindi, il MiBAC intende valorizzare e promuovere le migliori e più avanzate pratiche finora messe in atto affinché il patrimonio culturale italiano sia reso più accessibile e fruibile alle persone diversamente abili. Si tratta del miglior contributo che il MiBAC può fornire per la piena integrazione dei cittadini disabili e delle loro famiglie, oltreche un’occasione per coinvolgere e sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto a questa tematica.
Alla manifestazione collaborano per la comunicazione e divulgazione dell’iniziativa: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani; UPI – Unione Province d’Italia. SIAE ed ENPALS partecipano facilitando le procedure amministrative.

Tra gli eventi in programma si segnala l’iniziativa del Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio con il “Progetto Cassio. Dieci musei per conoscere il patrimonio culturale italiano”, in programma il 4 Dicembre dalle ore 10.00 fino alle ore 13,30 presso l’ex Chiesa di Santa Marta a Roma.
L’iniziativa vede dieci importanti musei del Mezzogiorno presentarsi al pubblico in una veste insolita con tavole termoformate, modellini tridimensionali, CD rom e DVD sottotitolati e con finestra di traduzione L.I.S.. Il tutto contenuto in una valigetta che permetterà di conoscere meglio, attraverso il tatto e un apparato di testi facilitati e filmati sottotitolati, usi e tradizioni popolari, opere celebri, monumenti famosi, incisioni, dipinti, giocattoli,figurine da presepe, fino ad un grande esemplare di animale preistorico. L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi, l’Istituto Statale dei Sordi di Roma, la Federazione Nazionale pro Ciechi.
I musei che aderiscono al progetto sono: Mus’A – Museo Sassari Arte ex Canopoleno; Museo Nazionale d’Abruzzo - Castello cinquecentesco dell’Aquila; Museo Nazionale di San Martino a Napoli; Complesso della Reggia di Caserta; Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza; Castello di Copertino; Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata a Matera; Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana; Museo di Palazzo Reale a Napoli; Pinacoteca Nazionale di Cagliari.
Nella giornata di presentazione del progetto, in cui è garantito il servizio di interpretariato in L.I.S., i materiali saranno a disposizione del pubblico per la consultazione e l’esplorazione tattile. Nei prossimi mesi in tal senso saranno operativi anche i dieci musei sopracitati.

venerdì 6 novembre 2009

1909 Tra collezionismo e tutela



principale
John Pierpont Morgan, Alexandre Imbert e la ceramica medievale orvietana. Fino al 10 gennaio 2009 presso la Galleria Nazionale dell’Umbria e Palazzo Baldeschi al Corso di Perugia.

Cento anni fa, nel 1909, l’antiquario Alexandre Imbert dava alle stampe, a Roma, col titolo Ceramiche orvietane dei secoli XIII e XIV. Note su Documenti, una ricerca commissionata al giovane archeologo orvietano Pericle Perali, dedicando il volume, oggi annoverato fra gli “incunaboli” degli studi sulla maiolica italiana, al magnate americano John Pierpont Morgan.

Nello stesso anno veniva promulgata la legge n. 364 “Per le antichità e belle arti”, la prima legge di tutela con l’obiettivo di definire l’accezione del “bene culturale”, quale patrimonio specifico e inalienabile della Nazione.

I due eventi, cronologicamente legati non solo dalla ricorrenza centenaria, sono alla base di un’esposizione che, presentando oggetti d’arte, fotografie d’epoca, libri e documenti originali, intende richiamare il grande fervore e le tendenze del gusto per l’arte italiana del Medioevo e del Rinascimento, proprie del mercato antiquario internazionale in quel primo Novecento in cui più forte ferveva il dibattito nelle aule del Parlamento, nei circoli intellettuali, nelle sedi universitarie, circa la necessità di una legge nazionale di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

mercoledì 4 novembre 2009

EX BORDER. festa della cultura. Gorizia.

5-8 NOVEMBRE 2009. GORIZIA                                                                                                                                                                Partirà ufficialmente domani giovedì 5 novembre la Quarta edizione della Festa della Cultura di Ex Border che si svolgerà in diverse location di Gorizia fino a domenica 8 novembre.
Denominata Tra_Inganni, l'edizione 2009 del festival curato curata da Alberto Princis, non sarà una fiera del libro, né un festival di poesia, e nemmeno un convegno riservato agli addetti ai lavori. Il format di Ex Border proporrà piuttosto un incontro di diversi linguaggi e discipline attorno al tema degli inganni e autoinganni, degli escamotages della vita, delle arti, delle scienze e delle lettere. A confrontarsi sul tema, prestigiosi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale.