mercoledì 9 dicembre 2009

Verona in un secolo di pittura di paesaggio



In mostra a Palazzo Forti le più belle vedute veronesi dalla metà dell’Ottocento  agli anni Settanta del Novecento 11 dicembre 2009 - 3 ottobre 2010
Gino Rossi, Descrizione asolana n. 2, 1913
Gino Rossi, Descrizione asolana n. 2, 1913
Indagare la rappresentazione del paesaggio nella pittura veronese: èquesto l’obiettivo dell’esposizione in programma alla Galleria d’arte Moderna di Verona, dal titolo La terra vivente. Il paesaggio nelle collezioni veronesi a Palazzo Forti. In mostra artisti minori e grandi interpreti dell’arte a livello internazionale; opere che delineano un itinerario inedito, dove il filo conduttore è costituito proprio dalla natura e dagli elementi di vedutismo rintracciabili all’interno di ogni lavoro. «La natura è all’interno di noi diceva Cézanne – scrivono i curatori della mostra –  contrapponendo al vedutismo generico della sua epoca un sentimento più profondo ed interiore della natura stessa. Luogo di inquietudini esistenziali, di sogni, di miti, di pulsioni dell’inconscio, la natura si offre oggi ad uno sguardo complesso e variegato, pronto a vagare senza ostacoli laddove lo conducono la magia e l’enigma degli orizzonti».

In mostra un secolo di pittura dedicata al paesaggio, da metà Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento. Con i lavori più significativi di artisticome Calvi, Canella, Cabianca, Induno, Michetti, Longoni, Morbelli, Savini e Avanzi di cui sono esposte 90 tavolette, per la maggioranza inedite.
Segue una sezione incentrata sulla felice stagione culturale veronese degli anni Venti, narrata dalle opere di Beraldini, Nardi, Trentini, Zamboni, Zancolli.
Il percorso giunge, infine, alle visioni di artisti come Balla, Casorati, Donghi, Tosi, Morandi Semeghini, Birolli, Vedova, Santomaso, Afro, Tancredi, Finzi, Flangini, Romagnoni e molti altri ancora, nelle quali la natura diventa sempre più espressione della partecipazione dell’artista all’esistenza umana attraverso l’immagine di una bellezza che, seppur frantumata, lacerata o resa immobile e raggelata, è viva manifestazione delle problematiche, dei fenomeni e delle pulsioni della cultura moderna.

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